sabato 28 agosto 2010

non sono attaccata a nessuna cosa. Il vero lusso è la leggerezza in tutti i sensi. Fare a meno di tutto perchè niente ci serve. A due oggetti però tengo,li ho addosso da sempre. Uno è un rosario di lana. Sta inosservato, arrotolato, al posto di un bracciale, sotto il polsino della camicia. I suoi nodi mi scorrono tra le dita qualche migliaio di volte al giorno. Di rito la mattina appena sveglia e la sera prima di addormentarmi, per il resto il quando dipende dai vuoti e pieni della giornata. Accade da 20 anni. Accade da quando l'ho ricevuto in regale da DEKE. Lo conobbi perchè ci inciampai, in senso letterale. Dormiva coricato sul selciato di Assisi, dietro uno spigolo del convento di San Quirico, verso sera. Un groviglio biondo lurido di capelli e barba. Senza bocca e con un accenno di sguardo grigio acciaio,di una distanza siderale. Non ricordo come ma mi seguì in silenzio. In silenzio per due mesi e qualche sorriso per dire sì, che qualcosa andava bene, che le visioni diminuivano. E' uno dei miei incontri esistenziali Deke. Non è possibile ridurre in parole la vicenda del nostro starci accanto. 100 giorni in una comunità di base francescana dove fluiva il mondo di culture e religioni diverse. Dove sperimentavi il verbo fatto carne. Dove grazie a Deke conoscevo la pienezza del silenzio. Un giorno gli tagliai capelli, barba e unghie più lunghi del mondo e comparve qualcuno che al massimo poteva avere tre o quattro anni più di me. Pensavo fosse un vecchio. Era solo stanco e ossuto. Ci fu insegnato annodare il rosario secondo la tradizione ortodossa. Ogni nodo è stretto pregando per il destinatario del rosario che per essere finito richiede tempo. Quello fatto da lui Deke me lo ha regalato. You are my sister in Life: it's your. Siamo stati ore e ore seduti tra l'erba alta dell'uliveto, schiena contro schiena, mentre io per la prima volta sperimentavo la preghiera del cuore, indirizzandola a lui. Provo gratitudine quando ricordo la delicatezza del suo calore umano. Non ci siamo più visti. Prima di rarefarsi del tutto c'è stata una epigrafica corrispondenza. Ma il nostro modo di comunicare non passava da lì. Da allora più tempuscoli di ogni mio giorno gli appartengono. Purtroppo cinque giorni fa, sul bordo mare, ho perduto il rosario. Purtroppo.

Nessun commento:

Posta un commento