giovedì 30 settembre 2010

Invitata ad intervenire come relatore ad una table su temi di bioetica, ho declinato.Sto lavorando su altro che mi richiede raccoglimento e tempi solitari. Se parlo io mi disperdo. Sono andata, però, a sentire.
Nell’auditorium in faccia ai conferenzieri stavano una serie di ex belle signore, con le facce dai riflessi un po’ sintetici: lucide, gonfie, con labbrone aggettanti e sguardi stinchi. Nella fila dietro, stavo io. Un sacerdote è partito con un clamoroso fuoritema dando il via ad una tirata moralista contro la reificazione dei corpi a scopi adescatori, per mano della medicina estetica. Il commento sussurrato da chi mi dava le spalle faceva riferimento a seduzioni erotiche, si vede, soddisfacenti, grazie agli artifizi siliconici, che evidentemente non lasciano indifferenti alcuni maschi, incentivatori subliminali di questa chirurgia. La piega della conferenza mi ha deluso. Come fai a dare torto a chi ritiene sia meglio dare il corpo se fai di tutto per dimostrare che l’anima non esiste? certo moralismo pretesco e un po'sessuofobico stomaca...
Non è poi così male quando l’orsitudine imperversa… però ... a pensarci bene...Se il mondo venisse conquistato dagli alieni e il genere umano sparisse che impressione farà,scoperchiando le bare, trovare due palle semitrasparenti e mollicce in zona petto e striscioline di gomma al posto della bocca...?

giovedì 9 settembre 2010

sono giorni fitti di studio e di scrittura... In tema di tutela dei diritti umani c'è un accumularsi soverchiante di concetti spesso ripetitivi, senza sviluppo. Il troppo giuridicizzato che dilaga perdendo di vista la riflessione su cos'è il giusto e perchè lo è, devitalizza il contenuto. Ma non solo il diritto ha smesso di comunicare. Un po' dappertutto c'è chiacchiera, intellettualismo. Anche l'arte s'è fatta maniera, se addirittura non è una presa in giro.
L'eccesso che accatasta opere su opere è una sorta di melma che invece di alimentare pensiero e intuizione li fiacca, impaludandoli. La cultura ha perso consistenza facendosi pulviscolare. E così i corpuscoli inesausti e staripanti di quel che resta della cultura,se non sono insignificanti del tutto, non sono comunque significativi per circoscrivere l'oscurità.

mercoledì 1 settembre 2010

in dissolvenza sulle rive di Manikarnika, scivolare sull'aria.

Scintilla senza sepolcro
sussurro di un'era già estranea.

Vita incisa, recisa
fenditura del tempo

patto di pace: scorre il Gange,
come me
irripetibile