giovedì 30 settembre 2010

Invitata ad intervenire come relatore ad una table su temi di bioetica, ho declinato.Sto lavorando su altro che mi richiede raccoglimento e tempi solitari. Se parlo io mi disperdo. Sono andata, però, a sentire.
Nell’auditorium in faccia ai conferenzieri stavano una serie di ex belle signore, con le facce dai riflessi un po’ sintetici: lucide, gonfie, con labbrone aggettanti e sguardi stinchi. Nella fila dietro, stavo io. Un sacerdote è partito con un clamoroso fuoritema dando il via ad una tirata moralista contro la reificazione dei corpi a scopi adescatori, per mano della medicina estetica. Il commento sussurrato da chi mi dava le spalle faceva riferimento a seduzioni erotiche, si vede, soddisfacenti, grazie agli artifizi siliconici, che evidentemente non lasciano indifferenti alcuni maschi, incentivatori subliminali di questa chirurgia. La piega della conferenza mi ha deluso. Come fai a dare torto a chi ritiene sia meglio dare il corpo se fai di tutto per dimostrare che l’anima non esiste? certo moralismo pretesco e un po'sessuofobico stomaca...
Non è poi così male quando l’orsitudine imperversa… però ... a pensarci bene...Se il mondo venisse conquistato dagli alieni e il genere umano sparisse che impressione farà,scoperchiando le bare, trovare due palle semitrasparenti e mollicce in zona petto e striscioline di gomma al posto della bocca...?

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