venerdì 1 ottobre 2010

malinconica ieri rileggendo alcuni scritti di Raimon tra le pagine ho trovato una sua lettera. E' stato un affaccio prezioso nei ricordi. Nel susseguirsi di immagini, poi, dalla Catalunya mi sono ritrovata a ripercorrere i tracciati preferiti dei tempi in cui stavo a Q'osqo. Altra ondata di tristezza nera che mi ha preso lo stomaco. Stanotte ho sognato, incredibilmente!, di prendere a sassate con violenza inaudita uno degli unici due bar al mondo dove mi sono trattenuta volentieri: l'Ayllu di Plaza de Armas. Localino tutto sommato piccolo, ma con soffitti abbastanza alti da renderlo arioso. Risuonava tra quelle mura solo musica classica con pianoforte. Ottimi dolci: il mio preferito lengua de suegra. Che vuol dire lingua di suocera. (Che parte del gusto nel macinarla sotto i denti fosse profeticamente simbolico?) Nel sogno, dapprima, sotto scrosci di pioggia a catinate, ero passata al Varayoc: altro unico bar preferito verso plaza Kusipata. Trovandolo sbarrato, pochi passi più in là sono corsa sotto i portici fino all'Ayllu. Lì mi son data ad atti vandalici per motivi che, in sogno, sono rimasti misteriosi. Al risveglio stamane ero assai turbata.

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