martedì 28 febbraio 2012

sopravvissuta al carnevale dopo aver rischiato di morire dal RIDERE

Sabato grasso di quattro anni fa,carri allegorici per la città. Caos infernale. Tanto divertimento. Il mio bimbo piccolo ha scelto il gruppo di maschere in onore delle favole e si è travestito da Pinocchio: giubbino rosso, bermuda bianchi, scarpe di vernice con fibbia, cappello a cono, libri sotto braccio legati con la cinghia elastica, naso a punta e ...orecchie d'asino. Inequivocabile e bellissimo. Finita la sfilata c'è il raduno per la premiazione nel piazzale dei Frati. Il sindaco, o meglio la sindachessa, fa vetrina sul palco con una pellicciona smisurata di visone che la imbacucca dal collo ai piedi ringraziando i " cari" cittadini del bel carnevale... Scappatole l'occhio sul mio piccolo, scende i pochi gradini e chiede a voce amplificata " MA che bel bambino... da cosa ti sei vestito?" Lui, scandalizzatissimo per la domanda inopportuna visto che ERA OVVIO FOSSE PINOCCHIO (!!!), al microfono risponde comunque: " ma sono ...Pinocchio!......................... E TU? QUANDO HAI SCUOIATO IL TUO CANE?". Fu così che i "cari" cittadini scoppiarono in un boato interplanetario di risate.

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