lunedì 31 dicembre 2012

il bene e il male

il male è epidemico,si diffonde,contagia,contamina,e richiama il male. Io ne ho fatto, per fragilità non per cattiveria e l'ho richiamato, mi si è appiccicato addosso, mi ha ustionato e ancora brucia. ... Imparare a vivere...di nuovo...nell'impossibilità di riparare all'errore commesso... Se càpita che uno sbaglio sia punito con la pena di morte. E a me è càpitato così. Fatta fuori. Come si schiaccia una mosca che dava fastidio. Non me lo meritavo, credo in cuor mio, un gesto così spietato, ma che io abbia sbagliato è un fatto. Non sono una vittima: ho la mia dose di responsabilità. Il dubbio mi ha ucciso. Il dubbio mi ha fatto saltare un passaggio fondamentale. Ho frugato una risposta senza formulare prima la domanda corretta. ...La risposta uccide la domanda. Saper formulare domande corrette aiuta a vivere in profondità la vita e i rapporti umani in rettitudine e bellezza. Io non ho domandato, ho cercato una risposta: ho commesso uno sbaglio per insicurezza, non per cattiveria. Ed è restata solo la fine. Dolore tanto, paura tanta, spaesamento, un dilaniante senso di inganno, di uso prima, di scarto poi. ...Ma dopo la fine si ricomincia cercando di convertire il sapere in saper essere. Anno da dimenticare il 2012... Ora invoco la mia conversione, la metànoia che mi porti oltre (metà)la mia limitata nous, sperando che se homo bonum et malum est... vorrei tanto irradiare e richiamare quel "bonum".

lunedì 29 ottobre 2012

AMORE VERO

amami quando non me lo merito, perchè è esattamente quello il momento in cui ne avrò bisogno

SENZA VERGOGNA

corriere della sera venerdi 26 ottobre 2012 - Fini: << Niente di cui vergognarmi- Non lascio, è una questione familiare...non ho nulla di cui vergognarmi di fronte alla mia coscienza, agli italiani e al codice penale>>...

lunedì 8 ottobre 2012

Pace...infine

due sono le persone da cui più mi sono sentita amata e che in me hanno seminato il bene che mi porto, una, istancabile, veglia su di me da Lassù da trent'anni anni e mi tiene via il posto. Oggi giornata dura al seguito di qualche altra giornata dura...eppure la gita in solitaria ai miei cipressi mi ha riempito di pace...forse per la certezza che Quella Pace mi è destinata...

domenica 2 settembre 2012

martedì 7 agosto 2012

SPRIGIONARSI

le emozioni trattengono molto della nostra energia e vanno espresse. Rappresentano una sorta di benzina utilissima a far muovere le macchine, non per essere dimenticata da qualche parte dove all'improvviso potrebbe prendere fuoco ed esplodere...

mercoledì 1 agosto 2012

new

la vita scandita da orari da rispettare non mi riguarda più di tanto. Vorrebbe dire vivere con ritmi diversi dal mio battito cardiaco e probabilmente non mi accorgerei più di niente. Sembro distratta ma non è propriamente vero. Essere distratta tra l'altro può sembrare un difetto ma sottende un grande privilegio: quello di lasciarmi acciuffare dal particolare che mi incanta, mi offre una suggestione e mi dà un piccolo godimento prezioso. Non vuol dire che la mia vita sia anarchica o indisciplinata, semplicemente a modo mio sento il tempo come un valore da vivere. Le fortunate casualità non ci potrebbero mai riguardare se tutto fosse rigidamente previsto... Per tutto quello che m'importa il tempo ce l'ho. E chi non ha tempo significa che è già morto

domenica 29 luglio 2012

CAPITA

Capita che poi quando non hai voglia piu' di crederci, ti cade addosso un'emozione, cresce prepotente e senza regole e d'un tratto torni a vivere. Comincia da qui il secondo tempo della vita mia e tutto quello che sara', e' ancora da scrivere.

venerdì 13 luglio 2012

FACOLTA' TEMPESTOSA

io voglio vivere in base a quello che sente la mia coscienza. VOglio fare innanzitutto i conti con me stessa. Esprimermi NON OBBEDIRE. Voglio dissentire se non trovo un senso nel conformarmi a qualcosa di cui non riconosco significati. Il destino che lusinga le ultime generazioni è votato allo spreco dei talenti: tutto è di gruppo, di massa... un mucchio di aspirazioni uguali per tutti. Eppure il talento è una scintilla che il destino ci dona forse per darci la possibilità di far luce su che senso abbia il nostro cammino. Il talento è un dono divino ed è un peccato capitale seppellirlo per celebrare nella nostra vita il culto degli idoli, il successo, i soldi, lo status.... mentre intanto il tempo scorre irreversibile... e invece di temprarci ci consuma... Così...siamo "normali", di quella normalità che ti insegna a uniformarti a lei un pizzico alla volta anche se ti è inadeguata, perchè mentre esprime se stessa ti fa credere che sia tu a farlo...fino a convincerti che la tua rassegnazione sia serenità. Ma che vita è questa? Ma chi lo dice che per raggiungere un buon livello di integrazione sociale bisogna disintegrare il proprio spirito? ( C. Kavafis docet con " e se non puoi ...")... Anche il fatto di essere incuneati in relazioni, amori, e matrimoni che si intromettono non giustifica la resa della nostra coscienza di fronte al dominio dell'appiattimento. (Accettare significa arrendermi al tuo dispotismo di cui non sarei neppure vittima diretta visto che esserne cosciente equivale a scegliere di trasformarmi io stessa nel mio carnefice)

giovedì 12 luglio 2012

Io so una cosa che tu non sai che io so... domenica scorsa ho appreso con sgomento di aver subito pochi giorni prima una scorrettezza piuttosto pesante da due colleghi. L'hanno messa in atto in modo che restassi ignara. Invece l'ho saputo. Proprio dalla persona da cui pensavano di trarre vantaggio alle mie spalle. Con lei, grazie al Cielo, ha prevalso la lealtà e la buona relazione personale. Peccato che una situazione di lavoro creata anni fa con spirito "cooperative" sia, in modo un po' rozzo, caduta in una dinamica del tutto "competitive". La lusinga del potere ha messo in scacco lo spirito di servizio: che zavorra pericolosa l'attaccamento. Mi sento un po' come W.A. quando ha detto "Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene. A uno di quelli gli ho rotto la mano: mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l’ho fatta". Ho preso qualche giorno per rifletterci su e, in silenzio, volto pagina. Ogni parola a questo punto, è di troppo. Alla fine credo di stare meglio io che so di avere la faccia a pezzi che non loro che ancora non hanno capito quanto si sono fracassati la mano.

mercoledì 13 giugno 2012

FORESTA ROSSA

Per la terza volta nel giro di pochi mesi ho sognato di morire. Sarebbe meglio che dicessi ho sognato che finalmente morivo e che quando mi sono resa conto che era il momento venivo pervasa da una gioia immensa, di abbandono. Amo la vita e ringrazio ogni mattina perchè mi sento creatura, perchè abito in un luogo meraviglioso che mi tiene in contatto privilegiato col Creatore... Forse questo sogno mi suggerisce di accettare, lasciar andare, di lasciarmi andare. A cosa è un mistero comprenderlo. Ancora una volta il sacrificio di Isacco fa obiezione alla mia libertà. A vestire i panni di Abramo,mi ha aiutato RP, il mio padre spirituale, sei anni fa..."fatti monaco nel matrimonio e sposa la via intellettuale" e così sto facendo. Sarà che oggi ho passato una giornata in mezzo alla bellezza assoluta e che la bellezza, se lo è profondamente, commuove ma mi sento trafitta da una sensazione di abissale malinconia spirituale. l'abissale è una dimensione che mi appartiene, è una profondità conquistata, che costa anche dolore, ma fa sentire la vita...nutre tutto ciò che è autentico e mi aiuta ad accettando tre semplici verità: nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto... Signore, io non prego mai per me, ma dammi un segno...in quale direzione devo andare?

giovedì 17 maggio 2012

ma se noi avessimo saputo tutto questo...

Struggente malinconia nerissima nella pancia... che mi fa sempre male, anzi malissimo... Peru madre terra terra madre madre terra terra madre... perchè questo stato di bisogno? dov'è la mia autonomia? non fosse per ... certe volte temo di aver sbagliato tutto...si può o non si può ricostruire? o per riparare occorre distruggere? ... salgo in auto e sfreccio sul lago per scacciare le mie ombre...alla ricerca di luce... e che sento alla radio? Una musica mai sentita, una voce mai ascoltata prima... Natalie Merchant... che canta cosa? MOTHERLAND... mi sembra laterra del cusco che mi ha fatto da madre che ancora una volta parli al mio infimo... È la tua felicità che voglio più di tutto E per quella farei davvero qualsiasi cosa, Oh pietà di me! Se tu vuoi il meglio O la maggior parte di tutto, se c'è qualcosa Che posso fare. E ora, dai, sposa forzata, Cos'è che mi fa invidiare la tua vita? Senza volto, senza nome, innocente, Senza colpa e libera, Cosa si prova a essere così? ...non andartene.

mercoledì 11 aprile 2012

dilemma... sento di avere un'anima, da qualche parte, ma ho bisogno di conoscerne la fisionomia...è che essendo fatta di piccoli frammenti posso solo accostarli uno alla volta. Vita fatta di 1000 vite...e finchè non le avrò vissute tutte mi mancherà la visione di insieme... forse meglio non aspirare oltre perchè temo coinciderà col momento della morte

venerdì 6 aprile 2012

lo spirito degli esercizi

a proposito di Pasqua... qualche ricordo...Andiamo a prepararci in un monastero dei monaci zoccolanti dell'Umbria con altre famiglie. Un frate segue gli esercizi spirituali, lectio, oratio, meditatio, degli adulti e un frate ( santo frate) si accolla i piccoli e racconta loro il Vangelo, spiega la Passione e la Via Crucis con un linguaggio adatto. I miei figli sono entusiasti di questi momenti di " lavoro" e ci parlano in continuazione di quello che hanno ascoltato e le loro elaborazioni personali, che, non lo nascondo, rendono me e mio marito soddisfatti... I frati invitano gli abitanti del paese alla via crucis che si svolgerà deambulando in processione nel Chiostro del monastero, e coinvolgono i bambini... giunti alla stazione del Cireneo che aiuta Gesù a trascinare la croce sul monte, molto fiducioso il frate interpella i bambini: " Su! Chi mi dice chi si carica sulle spalle la croce al posto di Gesù?" ... Tutto tace... "daiii, bambini!! Come si chiama?? ... il CI... CI..." e la mia bimba alza la mano come una saetta, si appropria del microfono ed esclama, orgogliosossima, " il CITRULLOOOOOO!"... La contrizione di un paese intero intervenuto per celebrare la passione... è il caso di dirlo: è andata a farsi benedire... da una risata incontenibile...

martedì 28 febbraio 2012

sopravvissuta al carnevale dopo aver rischiato di morire dal RIDERE

Sabato grasso di quattro anni fa,carri allegorici per la città. Caos infernale. Tanto divertimento. Il mio bimbo piccolo ha scelto il gruppo di maschere in onore delle favole e si è travestito da Pinocchio: giubbino rosso, bermuda bianchi, scarpe di vernice con fibbia, cappello a cono, libri sotto braccio legati con la cinghia elastica, naso a punta e ...orecchie d'asino. Inequivocabile e bellissimo. Finita la sfilata c'è il raduno per la premiazione nel piazzale dei Frati. Il sindaco, o meglio la sindachessa, fa vetrina sul palco con una pellicciona smisurata di visone che la imbacucca dal collo ai piedi ringraziando i " cari" cittadini del bel carnevale... Scappatole l'occhio sul mio piccolo, scende i pochi gradini e chiede a voce amplificata " MA che bel bambino... da cosa ti sei vestito?" Lui, scandalizzatissimo per la domanda inopportuna visto che ERA OVVIO FOSSE PINOCCHIO (!!!), al microfono risponde comunque: " ma sono ...Pinocchio!......................... E TU? QUANDO HAI SCUOIATO IL TUO CANE?". Fu così che i "cari" cittadini scoppiarono in un boato interplanetario di risate.

martedì 14 febbraio 2012

sono capitata su questa frase che mi ha scosso..."Con Faust ho preso un abbaglio... è stato un errore colossale, memorabile... Quel miserabile non ce l'aveva affatto l'anima, e per questo sembrava ne traboccasse: era posseduto soltanto da un'inestinguibile frenesia progettuale, del continuo fare e disfare, senza altro scopo che l'azione di per sé stessa ... " (Mefistofele)... Più che scosso mi ha agghiacciato... perchè, almeno in parte ("sembrava ne traboccasse: era posseduto soltanto da un'inestinguibile frenesia progettuale, del continuo fare e disfare "), sembra la mia descrizione e io vorrei non avere proprio niente a che fare con questo signore... e spero da qualche parte di avercela un'anima...

giovedì 2 febbraio 2012

da MASCHERE DI SALE

Non c'è il bene nè il male tutto è un cerchio bianco e nero e solo la rinuncia ha gusto profondo. Nel libro della vita tutto è regolarmente scritto, anche l'emozione di vederti. Nell'assenza affondo. (Romano Cajelli) xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx mi manca il magnetismo amniotico tra me e mio padre...anche se sono sempre in relazione con lui... Ho risognato il nostro congedo... l'energia delle sue ultime gocce di sangue, prima di dissanguarsi del tutto l'ha usata per schioccarmi l'ultimo sorriso "ciao meravigliosa bambina". Non mi aveva mai chiamato così.Perchè non mi è mai stato padre. Mi chiamava UabiSabi, o solo Uabi, di solito. Uabi in giapponese significa semplicità, freschezza, silenzio o anche l'eleganza non ostentata, di chi magari è un po' strano di suo e ha difetti sparsi qua e là, generatisi nel processo di costruzione, ma che aggiungono, ritengono i giapponesi, unicità ed eleganza all'oggetto.Sabi è la bellezza o la serenità che accompagna il procedere nella vita, anche quando la vita degli oggetti e la sua impermanenza sono evidenziati dalla patina e dall'usura o da eventuali visibili riparazioni. Voglio sperare di invecchiare felice... e che alla fine Qualcuno mantenga prima o poi la promessa...